mercoledì 30 aprile 2014

Cosmo Color 8: Deadline - Il Perimetro



Tre linee temporali si alternano e si intersecano in questa nuova uscita Cosmo Color, ennesimo numero 1 a cui non seguiranno altri volumi trattandosi di one shot.
Nel 1901 Louis Paugham assapora la tanto sospirata vendetta, nel 1864 partecipa alla Guerra di Secessione dalla parte dei Confederati e da metà anni ’50 dell’800 al 1863 avviene la sua formazione sotto la tutela di un eccentrico intellettuale francese che ha assistito alla morte dei suoi genitori per mano di schiavi ribelli. Niente L’Anno scorso a Marienbad, comunque: verso i due terzi del volume la struttura temporale diventerà lineare.
La “deadline” del titolo è la linea tracciata sul suolo (o delimitata da uno steccato) che separa i carcerieri Sudisti dai prigionieri Nordisti, tra cui ne spicca uno di colore che determinerà il destino di Louis.
Deadline è un western sui generis, che trae le sue origini non tanto dalla mitologia della frontiera quanto da certi romanzi-fiume anglosassoni e dal Bildungsroman tedesco, pur se non manca (o almeno a me è sembrato di coglierla) quella predestinazione fatalista tanto cara a certi scrittori russi. Anche i disegni seguono una estetica tutta loro, e il bravissimo Christian Rossi che pure si era fatto cantore del genere in maniera eccellente (Jim Cutlass, I Pionieri, ecc.) qui adotta uno stile più sintetico, levigato, talvolta quasi astratto, in cui il colore ha un ruolo fondamentale.
La storia è senz'altro originale e coinvolgente, ma forse le ambizioni letterarie dello sceneggiatore Laurent-Frédéric Bollée finiscono per diventare ingombranti: in alcune situazioni la retorica appesantisce il racconto e fa sorridere il lettore disincantato. Inoltre non sono così sicuro che negli anni '60 del diciannovesimo secolo dei rozzi soldati conoscessero l'elettricità e Buddha (e forse financo nemmeno i budini) ma l’esigenza di imbastire dei dialoghi d’effetto ha avuto ragione di ogni considerazione realistica.
Nel complesso sono stati 5,40€ spesi molto bene, tanto più che le 80 tavole del fumetto sono integrate da oltre una dozzina di altre pagine di sketch quasi tutti a colori; comunque ricorderò principalmente Deadline per gli splendidi disegni più che per i comunque ispirati testi.

2 commenti:

  1. Io non l'ho ancora visto, in edicola. Ma lo prendo di sicuro. Le tavole mi ispirano molto, in effetti.

    E intanto la Cosmo ha appena annunciato il bellissimo volume a fumetti "La Legge del Deserto" tratto dal romanzo di Louis L'Amour, sceneggiato dal figlio e disegnato da Thomas Yeates. Sembra (e dico sembra) che avrà 160 pagine in b/n in formato gigante (si parla del 20x30 dell'Almanacco) e al prezzo stracciato di 6,50 euro.

    Non so dove vuole arrivare, la Cosmo, di 'sto passo. Di sicuro nelle mie grazie eterne :)

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  2. Non sapevo niente di questo La Legge del Deserto. Vedremo, di sicuro la Cosmo ha inanellato dei bei colpacci uno dietro l'altro.

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