domenica 6 gennaio 2013

Il dono della sintesi





Nemmeno stavolta ho saputo resistere alla tentazione di fare una comparazione tra l’ultima versione di un fumetto che ho acquistato e quella che ho già. Ovviamente anche per me era risaputo che Classici Audaci e Albi Ardimento venivano mutilati di alcune tavole originali per fare spazio alla pubblicità (chissà se sul Corriere dei Piccoli compariva la versione integrale), ma confrontando i primo episodio di Michel Vaillant con il volume allegato alla Gazzetta dello Sport mi sono accorto di altre differenze, a partire da quella di cui sopra: la Rizzoli a quanto pare era solita decurtare i dialoghi e le didascalie, oltre che censurarle (i famosi testi “ammorbiditi” di Blueberry).
Inoltre le tavole non venivano semplicemente eliminate così come si trovavano, non in questo caso almeno: veniva fatto un lavoro di ricostruzione a partire dal materiale di partenza, per cui vignette di una tavola venivano messe in un’altra in modo da non spezzare le sequenze che passavano da una pagina all’altra. Nei primi due dei tre casi de La grande sfida immagino che ci fossero a monte anche delle ragioni “morali” per eliminare proprio quelle parti:

Nel primo caso il protagonista che beve alcol poteva essere considerato un cattivo esempio (anche se viene fatto bere a forza e non si dice chiaramente di che sostanza si tratta), mentre nel secondo caso poteva sembrare disdicevole che il pilota da corsa portasse le sue prodezze anche al di fuori dei circuiti, per quanto il poliziotto notasse che in fondo con lui alla guida i passanti e gli altri automobilisti corressero meno rischi. E, appunto, chissà che anche la connivenza di un rappresentante delle forze dell’ordine non fosse ritenuta diseducativa se non passabile di denuncia!
Meno giustificata da un punto di vista “morale” l’eliminazione di questa tavola:

Forse nel 1970, anno di pubblicazione del suo volume, la Rizzoli aveva una considerazione del gentil sesso più lusinghiera di quella che Jean Graton avrebbe dimostrato ancora negli anni a venire!
Interessante notare poi una censura anglofoba (anche gli altri termini inglesi nei dialoghi, nei biglietti, ecc. sono stati censurati):

La didascalia in basso non è un’aggiunta recente: se osservate con attenzione la seconda versione noterete al suo posto quella “neve” dovuta a un intervento tipografico, così tipica dei tanti volumi Grandi Eroi della Comic Art in cui andava a coprire le nudità dei personaggi (oltre ovviamente alla pesante inchiostrazione nera nel trench di Michel Vaillant perchè evidentemente non erano riusciti a fare di meglio!).
Segnalo ancora questo bignami realizzato dalla DeAgostini per la sua Enciclopedia del Fumetto:

Se qualcuno ha qualche altro aneddoto o curiosità relativo ad altre edizioni italiane me ne renda partecipe.


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