giovedì 15 marzo 2018

Historica Biografie 11: Saladino

La collana Historica Biografie prosegue il suo cammino mantenendo alta la qualità dell’offerta. In Saladino sfilano la vita e le imprese politiche e militari di Salah al-Din, in cui curiosamente le lotte contro i Crociati rivestono un ruolo quasi marginale essendo concentrate nella seconda metà del volume. Il fumetto si concentra infatti nella prima parte sulla lotta interna all’Islam tra corrente sunnita (quella di Saladino) e sciita. Le battaglie vengono relegate sullo sfondo, nei dialoghi dei personaggi, tanto che diventa liberatoria, e probabilmente è un effetto voluto, la prima raffigurazione di uno scontro titanico che a metà del volume occupa addirittura una doppia tavola.
Lo sceneggiatore Mathieu Mariolle è molto bravo a inserire con naturalezza negli scambi di battute tra i protagonisti tutte le informazione di cui ha bisogno il lettore, e fa saggiamente ricorso all’espediente della storia narrata dal segretario/biografo di Saladino per mantenere l’ambiguità su certi episodi della vita di Saladino di cui è impossibile verificare la veridicità. Il meccanismo tende però a ingolfarsi proprio dopo la citata doppia tavola del 25 novembre 1177, quando si susseguiranno tanti altri avvenimenti da far pensare che forse sarebbe stato meglio sviluppare questa biografia in due volumi.
Ai disegni Roberto “Dakar” Meli, già autore di Robespierre propone un valido lavoro, con un tratto realistico ed espressivo. La sua particolare cifra stilistica per cui abbonda di segni molto modulati, che lo apparentano un po’ a certi disegnatori nordamericani deformed (beninteso, Meli è mille volte meglio di questi imbrattacarte statunitensi), rendono alcune delle immagini vagamente grottesche, effetto comunque non disprezzabile. I colori digitali dell’Arancia Studio sono senz’altro suggestivi, ma purtroppo tendono a soffocare il lavoro del disegnatore.
L’appendice storica curata da Julien Loiseau non aiuta a chiarire gli aspetti della vita di Saladino solo accennati nel fumetto, tanto più che per buona metà si occupa delle situazione precedente all’ascesa e alla nascita stessa del condottiero. E anche il “making of” stavolta offre poco materiale aggiuntivo, limitandosi a constatare l’impossibilità di ricostruire il vero pensiero del Saladino, di cui non si hanno nemmeno testimonianze attendibili sulle vere fattezze!

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