lunedì 10 luglio 2017

I Grandi della Scienza a Fumetti 1: Feynman

L’offerta di allegati a fumetti da edicola si è arricchita di una nuova collana dedicata nientemeno che a Fisici e scienziati. Come argomento del numero d’esordio è stato scelto l’anticonformista Richard Phillips Feynman, che si rese protagonista di aneddoti sufficientemente originali da poter interessare anche un pubblico non specialistico.
Purtroppo questo genere di fumetto non brilla certo per pathos e per quanto la vita di Feynman possa essere stata interessante, il testo ha un taglio prettamente espositivo che non racconta in senso stretto le singole sequenze ma si limita a riassumerle: così, ad esempio, non vediamo le fasi del processo con cui Feynman scassinava le casseforti di Los Alamos, ma ci viene semplicemente detto nelle didascalie come faceva.
Il flusso della vicenda è frammentario e confesso che certi passaggi, soprattutto nella prima parte, non mi sono stati del tutto chiari, forse a causa della scelta di non approfondire certi aspetti tecnici che avrebbero appesantito la lettura (ma paradossalmente le stesse difficoltà le ho riscontrate nelle dettagliatissime lezioni in Nuova Zelanda). Ciò non toglie che in più di un’occasione la particolare scelta dei tempi o delle battute con cui sono state ricostruite alcune scene realmente accadute le abbia rese piacevolmente umoristiche come nelle intenzioni dello sceneggiatore Jim Ottaviani.
I disegni di Leland Myrick sono quelli che ci aspetterebbe per un lavoro del genere, tanto più che parliamo di un tomo che supera le 250 tavole di fumetto: tutta sintesi e niente (o quasi) dettagli. Nella stessa categoria merceologica si è visto di peggio, ma anche qualcosina di meglio.
Uno stile così sketchy ha un po’ confuso anche il colorista, che non sapendo bene dove finivano i bordi di un pantalone e dove cominciava il pavimento è andato un po’ a intuito (vedi pagina 141), così come il colore della casella di una scacchiera straborda nel pezzo che contiene a pagina 7.
9,90 euro è un prezzo corretto (sono 276 pagine a colori stampate bene su carta patinata e rilegate sul dorso), ma prima di intraprendere la collezione di tutta la collana aspetto di sondare il terreno con il prossimo volume, The Imitation Game. Se lo stile grafico e narrativo non si discosta troppo da quello di Feynman (e visto che lo sceneggiatore è lo stesso temo che sarà così) mi sa che investirò quei 10 euro settimanali altrove.

2 commenti:

  1. I collaterali non sono mai un buon investimento, in senso strettamente economico: perdono subito il loro valore. Magari per una serie di inediti come questa potrebbe essere diverso, ma in generale è così.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E oltretutto questi non sono nemmeno inediti, non tutti almeno.

      Elimina