domenica 5 giugno 2016

Il Morto 23: Nikita

Alla morte del ricco Melleni rimangono tre avidi nipoti a pregustarsene l’eredità, che però come da testamento andrà alla misteriosa Nikita del titolo. Peg/il Morto si trova coinvolto visto che era legato al ricco maggiorente che gli aveva affidato una sua villa nel numero scorso (così almeno ci ricorda una nota che sopperisce alla mia memoria).
La vicenda ha le sue radici in eventi drammatici successi qualche anno prima e il colpo di scena che ne viene fuori è molto buono. La narrazione procede spedita, con un riuscito virtuosismo nella rappresentazione del passaparola alle pagine 20 e 21.
Purtroppo questo numero è stato penalizzato da più refusi del solito e anche da un bel po’ di disattenzioni, a cominciare dalla splash page iniziale di Librato che differisce per un dettaglio importante dalla sequenza che raffigura; i conti non tornano mai: se sono passati quindici anni dalla morte di Piero adesso dovremmo essere nel 2017 – e questo passi perché colloquialmente si tende ad arrotondare, ma le date di nascita e di morte sono tali da rivelare senza possibilità di equivoco che il personaggio è morto al massimo a 14 anni, non a 16 come viene detto (e poi non credo che Lady Gaga fosse già sulla cresta dell’onda nel 2002).
Buona la parte grafica affidata a Marco Boselli e Francesco Triscari.
In appendice una storia metanarrativa di H. W. Grungle di Roberto Anghinoni e Chiara Manenti. Sospendo ogni giudizio critico perché la riciclerò sui Fumettisti d’Invenzione e quindi per me è un capolavoro a prescindere.

6 commenti:

  1. Nel 2002 la signora Germanotta incide una track - the quick and the dead are the same thing in the italian market of comics - che diventa il tormentone di quella estate a sud del polo nord. Il testo ermetico di una singer nemmeno ventenne è stato poi adattato dai Baustelle nel loro famoso song Manari Magari di cui riporto un estratto: " Il morso del mamba / in un fumetto con il bamba / è l'occasione per un abuso di potere / di chi scrive e disegna con il sedere ".
    Confesso che ho sempre pensato fossero liriche più adatte ai Subsonica.

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    1. Ritengo che chi si fa fare una copertina da Baronciani non abbia i requisiti per criticare chicchessia.

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  2. Non ci crederai, ma ho quasi inciampato in Bianconi - frontman della band - sabato sera nel mio quartiere Isola ( esperimento di melting pot meneghino ) mentre cercavamo un locale che piacesse anche a Crepascolino. Credo che viva in zona. A Crepascola è sembrato un perticone trasandato - ha sempre il look dei videos , mai visto sbarbato , quasi fosse il fumetto di Bianconi dei Bau - ma io faccio fatica anche adesso ad escludere dalla zucca La Guerra è Finita che è sempre in sottofondo qualsiasi cosa faccia e così, con la scusa di chiedergli il permesso di usare il suo volto scarno per un fumetto nomato Mau Bau su di uno sciamano pacifista che parla alle bestie , gli ho domandato come mai si sia affidato a Baronciani ed il singer dei Bau mi ha detto che aveva chiamato Baru, l'autore francese, ma non era in casa e quindi ha ripiegato su Baro. So goes life.

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  3. Credo sia difficile definire meglio qualsiasi cosa sia accaduta da quando le cose hanno cominciato ad accadere. Bravo.

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