giovedì 24 marzo 2016

Strani corto circuiti

Questo è l’ultimo libro del mio adorato Gianrico Carofiglio:
30 Racconti di 3 pagine l’uno.
Sperando di non risultare blasfemo, mi ha ricordato questo:
 L’album dei Residents di 40 canzoni da un minuto l’una.

En passant, questa raccolta di racconti è molto ben scritta (ma quale libro di Carofiglio non lo è?) anche se purtroppo si inserisce nei suoi prodotti-cuscinetto come La Manomissione delle Parole a cui preferisco qualcosa di più corposo e articolato. Nel primo racconto, Quarto Potere, ho ravvisato somiglianze con Il Maestro di Bastone e il quarto interrogatorio riportato in Avvocati è preso di peso da L’Arte del Dubbio, ma va benissimo così. Mi è sembrato che la disillusione (per non dire astio) verso la Giustizia italiana si sia un po’ affievolita, e ogni tanto Carofiglio ci dà un suo inedito e per me inaspettato ritratto mondano; non di rado si ride, anche se il più delle volte a denti stretti.

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