sabato 7 novembre 2015

Agenzia Investigativa Carlo Lorenzini - Stagione 2



Secondo volume dedicato a questa sorta di Fables all’italiana. C’è stato un parziale avvicendamento
di autori sia nella parte scritta che in quella grafica e Manfredi Toraldo viene affiancato da Luca Baino alle sceneggiature mentre ai disegni fa il suo esordio Andrea Broccardo che si affianca a Jacopo Tagliasacchi (chinato da Virginia Chiabotto e in un’occasione da Valeria Rossotto). A Elisabetta Barletta è toccato solo l’onere della copertina, peraltro non esaltante.
Come nel volume precedente Pinocchio/Carlo Lorenzini si trova coinvolto in vari casi che riguardano personaggi letterari (ce n’è anche per Bukowsky ed Evangelisti in questo volume) facendo attenzione a non attirare le attenzioni dei mortali ignari del fatto che dividono il mondo con personaggi di fantasia. Il tutto mentre il “Tribunale delle Storie” a cui deve rispondere in quanto agente rivela lati sempre meno rassicuranti.
Gli autori hanno dimostrato anche stavolta la loro abilità nel gestire la dimensione piuttosto esigua di sole 4 tavole per episodio, anche se è vero che in alcuni casi ci sono state trame spalmate su due o tre puntate e ormai si è creata una certa continuity che permette di saltare le presentazioni di alcuni personaggi secondari. Ci sono azione, mistero e colpi di scena nella giusta dose, oltre alle felici intuizioni che sono forse l’aspetto più interessante di questa serie (la Creatura di Frankenstein ad esempio viene rappresentata come un uomo di colore, perché probabilmente i lettori contemporanei della Shelley la immaginavano così).
Esattamente come nel caso dello scorso volume anche questo termina con una storia più articolata che modifica lo status quo della serie, vedremo come andrà avanti.
Unica pecca del volume: forse la qualità della carta non rende del tutto giustizia ai colori che avrebbero meritato di brillare di più.

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