venerdì 2 ottobre 2015

Chi l'avrebbe mai detto

(molto meno drammatico del previsto, comunque)

3 commenti:

  1. Eh sì... Le traduzioni sono da sempre un punto assai dolente e tutti ce ne siamo accorti, fin dai tempi di Paolo Accolti Gil che giustamente faceva notare queste cose... e al quale ho sempre dato ragione.
    Per l'inglese non ho problemi e certo preferisco le versioni originali, per la Bedè è un casino... non credo sia troppo difficile digerire un albo originale di Alix, vocabolario alla mano. I tempi di lettura si allungano ma non è un male, anzi... il problema è la reperibilità. Peccato perchè Alix mi "tirava"... ma se devo leggere strafalcioni alla Adam Centerba piuttosto compro Fouché!

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  2. Sulla questione delle traduzioni, siamo alle solite. Ma è anche una questione di scelte editoriali. Diciamo che se i puristi storcono il naso, c'hanno pure ragione. La storia del colore, mi pare un po' poco attendibile. Non credo che Mondadori si sia rimessa a colorare le tavole e immagino siano quelle restaurate per una prossima pubblicazione in originale.

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  3. Mah, secondo me gli esempi portati delle traduzioni non sono poi così gravi. Per i colori credo che forse in origine fossero pensati per una carta non patinata e adesso risultano troppo accesi.

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