domenica 28 luglio 2013

recensioni del concorsone

In attesa che Salvatore rientri dalle ferie e metta sul suo blog le mie recensioni al concorsone, le anticipo qui (anche se tutto è partito il 15 luglio, in termini internettiani è già preistoria):



Clip Comics (Nilus) 13/1988 (tutto ad opera dei fratelli Origone, anche le illustrazioni dei giochi)

Nilus tematico su Ulisse: simpatico. ***

Nilus antologico (contempla strisce risalenti ad anni diversi, anche del 1980): alterna strisce e gag esilaranti ad altre meno ispirate, alcune delle quali anche poco pertinenti con il contesto storico in cui è ambientata la strip. Però quelle più riuscite sono veramente ottime. ****

John Killer – tutti gli uomini del presidente: simpatico e più curato del resto a livello di disegno. Una storia cinica com’è nelle corde del personaggio che forse trae ispirazione dall’attualità politica dell’epoca. ***

Ketchup: striscia sui paninari (eh, era il 1988...). Non ricordo se era John Killer o questa la striscia di Clip Comics avversata da Fumo di China. Di certo il tempo non è stato un gran signore con Ketchup... **

I Classici Disney 353 (aprile 2006)

Zio Paperone e il Sogno nel Cassetto (testi di Carlo Panaro, disegni di Romano Scarpa e Lucio Michieli): Zio Paperone corona casualmente il suo sogno di diventare attore (?) ma la produzione della commedia in cui dovrà recitare è di Rockerduck che lo ostacola in tutti i modi. Ma saranno proprio le figuracce collezionate da Paperone sul palco a valergli un ricchissimo contratto come comico.
Da notare forse una piccola censura: la donnona su cui precipita Paperone diventa un uomo nella pagina successiva. ****

Pluto e il Postino Provocatore (testi di Luca Boschi, disegni di Donald Soffritti): Gambadilegno (che fa il postino come servizio sociale alternativo al carcere) provoca Pluto approfittando dell’ingiunzione di Topolino di non cedere alle sue provocazioni, che si fanno sempre più insistenti e improbabili. Molto belli i disegni di Soffritti. ***

Paperino e la giornata Record (testi di Fabio Michelini, disegni di Giorgio Cavazzano): Paperino partecipa per l’ennesima volta al tentativo annuale dei paperopolesi di vincere almeno un record per figurare nel Guinness dei Primati. Concitata raccolta di gag esilaranti ulteriormente nobilitata (forse) da una critica alla smania di apparire. Finale perfetto. *****

Magico Pippo – l’Ipnosi (testi di Bruno Concina, disegni di Maurizio Amendola): storiellina un po’ stiracchiata in cui Pippo apprende la tecnica dell’ipnosi per far cantare il suo canarino, con esiti infausti. I disegni di Amendola non mi sono sembrati granché, e in alcune vignette ho avuto l’impressione che fossero ripresi da altre fonti senza armonizzarsi bene con il contesto delle tavole. **

Paperino nel dipinto di Bum Bum (Corrado Mastantuono): stupenda storia neorealista e blandamente metafumettistica in cui Bum Bum Ghigno (e chi è?!) si finge pittore di successo (quando invece fa, o meglio tenta di fare, l’imbianchino) per non sfigurare con il vecchio compagno di scuola Procolo. Ottima trovata risolutiva. *****

Elementare Paperoga! – Il mio nome è Deleterio (testi di Gianfranco Cordara, disegni di Lara Molinari): oltre al precedente Bum Bum Ghigno non ero aggiornato nemmeno su questo filone di Paperoga assistente di Umperio Bogarto. I due si trovano invischiati in una storia di spionaggio a causa del fratello “pecora nera” del detective: il Deleterio del titolo. Storia frizzante e con più di una gag divertente. ****

Farfalla Purpurea e il ladro rubacuori (testi di Gérson L. B. Texeira, disegni di Irineu Soares Rodrigues): la supereroina Farfalla Purpurea indaga con il riluttante Paper Bat su una serie di furti ai grandi magazzini Pattim. Il colpevole è un ex modello che riesce a farsi consegnare la merce dalle commesse grazie al suo fascino irresistibile. Da bambino andavo pazzo per le storie Disney brasiliane, specie se con supereroi. Lette oggi non mi sembrano poi granché. Non questa, almeno. ***

Tip, Tap e il gioco dell’oca (Massimo De Vita): i nipotini di Topolino vengono affidati a Pippo e rinvengono nella sua soffitta un gioco dell’oca ideato dal prozio Pippagico che risucchia al suo interno chi ci gioca. Dopo varie peripezie Tip, Tap e Pippo ne usciranno vincitori. Disegni magnifici, peccato che l’idea di partenza non sia stata sfruttata a dovere, limitandosi a ripetere sequenze in cui i protagonisti si trovano alle prese con piante o animali giganti. ***

Soul Papers (testi di Nino Russo, disegni di Fabio Celoni): parodia in salsa natalizia dei Blues Brothers. Paperino e Paperoga devono allestire uno spettacolo con cui salvare i vecchietti di un ospizio dallo sfratto di Zio Paperone che vorrebbe ricavare dallo stabile un ben più remunerativo supermercato. Ma sarà proprio l’avido miliardario a salvare i poveri pensionati, come impone la scontata atmosfera natalizia.
Notevoli i disegni, ma secondo me troppo autoriali. **

Zagor 8 (1971)

Sfogliato, imbustato e messo da parte in attesa che valga uno sproposito.

Lurid Scorpion Special (1992) di Max Bunker e Pinto

Sviluppo di un personaggio creato anni prima da Bunker&Magnus per un “libero” western. Nonostante le dimensioni bonelliane la grigli a due vignette lascerebbe intendere che la destinazione originale fosse un pocket.
Il cinismo di Bunker e l’arguzia di alcune battute, oltre alla dissacrante introduzione con le origini del protagonista, ravvivano un po’ l’interesse per una storia che altro non è che un western canonico con tutti i suoi stereotipi. Piuttosto infelice per chi mastichi un po’ d’inglese la scelta di certi nomi come la città di “Takson”, o lo sceriffo “Snake”. Come detto dallo stesso Max Bunker il disegnatore ideale sarebbe stato Magnus e lo spagnolo Pinto non è certo il top pur facendo un lavoro dignitoso. Qua e là mi sembra che “citi”, oltre Magnus per le fattezze del protagonista, anche De La Fuente e la Modesty Blaise di Romero. ***

Corriere dei Piccoli – Numero di Natale (ristampa del numero del 26 Dicembre 1943)

Difficile da giudicare un prodotto del genere. Il tema natalizio “inquina” sia i testi che i fumetti, che divergono dalle loro solite caratteristiche, e a tratti la stampa è poco leggibile. Segnalo solo una curiosità: questo fac-simile era allegato al numero 65 della rivista Giornali di Guerra. Il direttore responsabile di Giornali di Guerra si chiama(va) Giorgio Bernardini De Pace. Da sola questa cosa vale 5 stelline.

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