mercoledì 26 giugno 2013

Giuseppe Zanotto/Juan Montanari

Sul numero 25 di Skorpio del 1978 apparve un libero intitolato Adamo Robot, disegnato da Giuseppe Montanari (probabilmente da solo, qui si firma solo con un "Montag" reminiscente di Fahrenheit 451 e non insieme ai suoi collaboratori o, come era capitato all'epoca, come "Montanari & co.") e scritto da chissà chi.
Altro che memoria fotografica: questo fumetto è un vero e proprio compendio di disegni ricalcati da quelli di Zanotto, anche per i dettagli meno importanti degli sfondi e addirittura ripetendo più volte con minime variazioni lo stesso disegno di partenza. Mi è bastato sfogliare distrattamente e per una decina di minuti il prezioso inserto-omaggio di Yor & Hor per trovarne alcuni:

Un comportamento che dagli anni ’90 costa la carriera agli esordienti (Massimo Gamberi, Ivan Mantovani...) ma che per il già affermato Montanari, che almeno nel numero 12 di Dylan Dog ebbe il pudore di segnalare l’“omaggio” a Dino Battaglia, non fu più che un divertente aneddoto da raccontare al bar: «Ah! Ah! Adesso vi racconto come l’ho messo in culo ai lettori e alla Lancio. Basta un episcopio e il gioco è fatto!»

4 commenti:

  1. I testi di Adamo robot sono di Luigi Naviglio ed è la trasposizione a fumetti di un racconto breve dello stesso scrittore, noto ai più come Louis Navire.

    Qui troverai altri titoli di suoi romanzi e racconti, di cui diversi furono poi ridotti a fumetti nel periodo tra il 1977 e il 1981.

    Il suo libero più noto è "Rose rosse vaganti nello spazio" disegnato da A. Martinez (Chiche Medrano) con l'assistenza di Quique Alcatena.

    Riguardo ai disegni... hai detto tutto tu, una scopiazzatura di cattivo gusto.

    RispondiElimina
  2. Ehm... "qui" sarebbe:
    http://www.fantascienza.com/catalogo/autori/NILF13863/luigi-naviglio/

    RispondiElimina
  3. Prima della diffusione di Internet, probabilmente, i furboni pensavano "tanto chi vuoi che mi becchi" XD

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Li beccavano anche quella volta, ma queste cose erano molto, molto meno risapute.
      Che poi probabilmente era proprio quello che volevi dire tu!

      Elimina