lunedì 27 maggio 2013

Before Watchmen/7



Comedian (testi di Brian Azzarello, disegni di J. G. Jones)

Il Comico non è stato solo un sadico che sfogava i suoi istinti protetto da una maschera, uno stupratore che disprezzava le donne e un feroce agente dei poteri occulti che svolgeva con fin troppo zelo e piacere i suoi incarichi. Per Azzarello è stato anche un amorevole padrino per i giovani rampolli dei Kennedy, un guerriero indomito indurito dal confronto con i soldati “veri” e uno scrupoloso protettore delle popolazioni che va a invadere (almeno, dei rappresentati di queste popolazioni che più gli sono vicini).
Mah. Sarà pur vero che l’animo umano è più complesso di quanto la letteratura disegnata e non possano mostrare, ma tutto sommato le sfaccettature più umane di Edward Blake ce le aveva già mostrate Alan Moore nell’opera madre. Blake è disperato quando spiega il piano segreto a Moloch, è terrorizzato quando Hooded Justice lo picchia, dimostra comunque un ruvido affetto per le due Silk Spectre. A volerlo umanizzare troppo si finisce per snaturarlo, come è successo in questa miniserie. Ora, i colpi di matto (tanti e pure pesanti) Edward Blake li dà anche qui, e questo potrebbe far pensare che in fondo non lo si è voluto umanizzare più di tanto; però il confuso finale in cui si intuisce che anche lui altro non è stato che una vittima riporta appunto all’idea che qui si voleva dare del Comico.
Nel complesso una miniserie stiracchiata (3 numeri secondo me potevano bastare e avanzare) il cui scopo principale è paradossalmente quello di riabilitare un “cattivo” di Watchmen tradendone quindi lo spirito originale.
Poi i dialoghi di Azzarello sono sempre azzeccati, e mi è piaciuta la prospettiva non banale con cui ha trattato il conflitto del Viet-Nam, ma alla luce di questi elementi sembra quasi che il Comico sia stato infilato di forza in una storia che in molte parti avrebbe potuto avere molto più senso con un altro protagonista. Inoltre mi è sembrato che la storia saltasse troppo di palo in frasca di episodio in episodio, cambiasse repentinamente ambientazione e scena senza soluzione di continuità, riannodando precedenti cliffhanger con sequenze che non c’entravano niente. Ma magari è stato solo un problema mio.
J. G. Jones si allinea agli altri disegnatori eccellenti di Before Watchmen: considerando tutto il ciarpame che esce oggigiorno i suoi disegni non sono affatto orrendi, però avrebbe potuto fare molto meglio. Credo che tra i “big” coinvolti nel progetto sia quello che delude di più.
Il guaio è che partendo da riferimenti fotografici si sta poco a mandare tutto in vacca, basta che non si colgano bene le proporzioni o che la mano “scivoli” anche di poco su un lineamento e la frittata è fatta: i volti diventano deformi o desolatamente piatti come è successo in questo miniserie in molte occasioni. La sua inchiostrazione mi pare inoltre molto pesante e poco modulata, per niente piacevole e quasi sempre legnosa. Una colorazione “impazzita” o troppo cupa non aiuta, così come non aiutano gli occasionali (pochissimi per fortuna) effettacci col computer.
Ulteriore nota negativa: pare che in origine la pubblicazione abbia subito vari ritardi.
Bocciata.

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