domenica 29 aprile 2012

Bad omens


Secondo un mio amico gli errori grammaticali e i refusi che da qualche anno a questa parte si vedono sempre più di frequente in libri, giornali, libretti d’istruzione, ecc. sono dovuti all’uso dell’informatica: tanto c’è il correttore automatico, pensano gli addetti ai lavori, e possiamo risparmiare tempo in verifiche e soldi in personale preposto a farle.
Onore al merito alla RW-Lion, quindi, che è riuscita a sbagliare senza fare ricorso al correttore automatico.

venerdì 27 aprile 2012

Lorenzon come Zanotto e Garcia Seijas?!

Un lettore del blog mi ha fatto notare una cosa interessante. Questa è parte del  lungo pezzo che scrissi per Fucine Mute su Dago e Wood nel 2002.
Questo è un pezzo a firma Loris Cantarelli che comparve su un supplemento a Fumo di China del 2005:



Non mi sembra proprio un pedissequo copia/incolla (non tutto, almeno) quanto una parafrasi dei singoli paragrafi aggiornata al 2005. Ammetto che un po' mi sento onorato.

mercoledì 18 aprile 2012

Atroce sospetto



Per Steel Claw e Kelly's Eye me ne ero già fatto una ragione, ma anche il settimo e ultimo volume del Trigan Empire non lo vedrò mai, vero?

sabato 14 aprile 2012

giovedì 12 aprile 2012

domenica 8 aprile 2012

Fumettisti d'invenzione! - 38


Mi permetto di integrare il divertente e interessantissimo volume di Alfredo Castelli con altri “fumettisti d’invenzione” e simili.
In grassetto le categorie in cui ho inserito la singola segnalazione e la pagina di riferimento del testo originale.

CARTOONIST COME PROTAGONISTA – SERIE (pag. 19)

CAOSCOMIC (IDEM)
(Argentina 1991 in El Tajo, ©?, surrealismo)
Eduardo Mazzitelli (T), Enrique Alcatena (D)

Uno sceneggiatore e un disegnatore di fumetti disquisiscono del loro lavoro e interagiscono con le loro creazioni, supereroi e supercattivi al cui confronto la Doom Patrol impallidisce.
Stupenda mise-en-abîme finale.

CARTOONIST COME COPROTAGONISTA OCCASIONALE – ONE SHOTS IN PUBBLICAZIONI ANTOLOGICHE (pag. 56)

LES 3 MAISONS DE SETH (LE 3 CASE DI SETH)
(Francia 1978, in Métal Hurlant Bis, © Humanoïdes Associés, fantastico)
Dominique Hé

A seguito di un’esperienza avuta in Egitto il disegnatore Hé fa un incubo ricorrente che decide di condividere con i lettori.
Deliziosa storiellina in tre tavole impreziosite da citazioni, trompe-l’oeil e un paziente lavoro di cesello. All’epoca Dominique Hé era l’autore più rivoluzionario di Métal Hurlant: mentre gli altri disegnatori si rifacevano alla lezione di Moebius o si impegnavano nelle loro personali sperimentazioni, lui si ispirava al classico Edgar Pierre Jacobs!
La storia fa parte di uno dei vari Métal Hurlant Bis (il 33), dedicati ognuno a un tema diverso: in questo caso si tratta dello “Spécial Lovecraft”, pubblicato anche in Italia dalla Nuova Frontiera pur con un sommario differente.


Fuori tema: fumettisti non d’invenzione: citazioni, caricature, camei; fumetti biografici; metafumetti e autoreferenzialità; parodie
FUMETTI BIOGRAFICI (pag. 63)

A CHILD’S LIFE (VITA DA BAMBINA)
(Stati Uniti 1984-1997, © Phoebe Gloeckner, autobiografico, underground)
Phoebe Gloeckner

Raccolta di storie di varia lunghezza in cui la protagonista è la giovane Minnie colta in varie fasi della sua crescita. Nonostante le dichiarazioni ambigue fornite in merito dall’autrice, Minnie dovrebbe essere un  ritratto della stessa Gloeckner e come lei passa un sacco di tempo a disegnare (anche se in A Child’s Life non compaiono veri e proprio pseudofumetti).


Fuori tema: fumettisti non d’invenzione: citazioni, caricature, camei; fumetti biografici; metafumetti e autoreferenzialità; parodie
FUMETTI BIOGRAFICI (pag. 63)

EMOTIONAL WORLD TOUR (IDEM)
(Spagna 2009, © Paco Roca/Miguel Gallardo, reportage)
Miguel Gallardo (T e D), Paco [Francisco] Roca (T e D)

Per promuovere i rispettivi lavori (Maria y Yo e Arrugas) Miguel Gallardo e Paco Roca si imbarcano in un tour di presentazioni in giro per la Spagna. Il reportage viene realizzato a due voci, indipendenti l’una dall’altra, e il risultato ricorda molto il Tour de France di Frezzato.
Il volume non si limita a raccontare di quel particolare giro promozionale ma offre anche l’occasione agli autori di raccontare la genesi dei loro lavori e descrivere l’ambiente dei festival di fumetto in generale e della varia umanità che li popola.


sabato 7 aprile 2012

Una sombra ya pronto serás.

Una decina di giorni fa spiegavo a un mio amico come tenere un blog sia una di qeulle cose come giocare d'azzardo o assumere droghe pesanti: all'inizio si pensa di potere controllare la situazione e ci si accorge di trovarsi in trappola quando ormai è troppo tardi.
Io ho aperto Che cosa sono le nuvole perchè all'epoca Fucine Mute era "chiusa per restauro" (ci sarà sicuramente un termine tecnico che io ignoro) e mi ritrovavo con un'intervista a Garcia Seijas, la concretizzazione di un sogno, senza sbocco su internet. Che per me non ha la dignità della carta stampata ma è sempre meglio di niente. Siccome pareva brutto mettere solo quella ho recuperato anche quella a Garcia Duran e a un certo punto mi sarà sembrato normale mettere un corpus selezionato di pezzi altrimenti irreperibili sul web, visto che Fucine Mute era appunto in "quiescenza". Niente di che, un pezzo ogni tre giorni tanto per tenere aggiornato il blog. Poi, chissà perchè, di pezzi ho cominciato a metterne ogni due giorni e una volta stabilito il trend mi ci sono ottusamente conformato. Anche l'ansia generata dal computer obsoleto che può abbandonarmi da un momento all'altro avrà contribuito, ma sono quasi due anni che resiste (a proposito: la prossima assenza lunga sarà probabilmente dovuta alla morte del computer). Addirittura, di ritorno dalla varicella mi sono messo di buona lena a postare ogni giorno per ecuperare su una inesistente tabella di marcia di marzo. Il tutto per poco più di 100 contatti giornalieri. Un drogato, insomma, un giocatore compulsivo.

Lo scorso mercoledì la linea internet non funzionava e come hanno deliberato i solerti tecnici Telecom dopo due interventi il problema era nel modem, un vecchio modem Alice Adsl. Tra una cosa e l'altra (verifica con centro Tim più vicino, valutazione di altre soluzioni, consulto con il negozio dove acquistai il computer, qualche discussione con gli amici, la scoperta che non avevo un'uscita ethernet, tempi tecnici del negozio) ho potuto ricollegarmi solo ieri sera.

Beh, in tutta franchezza da mercoledì 28 marzo a giovedì 5 aprile non ho avuto nessuna crisi di astinenza. Vivere senza un blog e più in generale senza internet è possibile. Certo, senza internet a momenti è drammatico ("Stai a vedere che Altuna e Mandrafina mi hanno rispedito le interviste proprio adesso che non posso controllare la mail!" - per la cronaca, non l'hanno fatto) ma comunque si può.
E ho notato anche che il presunto tempo perso in rete lo si perde comunque in altri modi pur se si ha la consapevolezza che andrebbe investito meglio: ci sono gli sms, la pipa, qualche vecchio dvd, le ennesime riletture di alcuni fumetti selezionati... Se poi come nel mio caso si può usare il computer in attesa di portarlo dai tecnici del negozio non c'è scampo. Non ricordo quando e perchè mi sono scaricato Mortal Kombat II ma benedico quel giorno. Con buona pace dei pezzi che mi ero ripromesso di finire o almeno continuare. E mi ci ero messo di buona volontà, giuro.

A questo pensavo ieri sera mentre le dita mi prudevano per mettere qualcosa (qualsiasi cosa) qui sul blog e testimoniare la mia esistenza.
Postilla
Onore al merito, l'assistenza Telecom ha raggiunto livelli di efficienza e tempestività incredibili. Può darsi che la maggiore diffusione di altri concorrenti (che significano meno clienti) porti a una qualità maggiore, o forse i problemi tecnici e amministrativi degli anni passati sono spariti con una buona pianificazione o con la semplice evoluzione del servizio. Oppure sono solo stato fortunato, comunque giovedì mattina avevo già il tecnico per casa. e quando ho richiamato perchè il problema non era la linea un altro tecnico è venuto a sua volta la mattina dopo. Se ripenso a quanto invece ho penato i primi anni...
Sospendo invece ogni giudizio sull'assistenza tecnica che ho ricevuto dal negozio, non essendo un esperto e avendo sentito pareri discordanti sulla necessità degli interventi e sul loro costo. E poi ricordo ancora quando mi fecero un vecchio monitor a 40.000 lire invece che alle 70.000 a cui avrebbero dovuto vendermelo, senza che io chiedessi nulla.